San Gottardo, la TAV svizzera brucia le tappe
La galleria ferroviaria più lunga del mondo, che avvicinerà Milano a Zurigo e alla Germania meridionale, sarà inaugurata già nel giugno 2016
Mentre in Italia continuano le polemiche sulla TAV Torino-Lione, in Svizzera procedono senza intoppi i lavori per la realizzazione del tunnel di base del San Gottardo che con i suoi 57 chilometri sarà, quando sarà inaugurato, nel giugno del 2016, la galleria più lunga al mondo. Un’opera strategica nel cuore dell’Europa che inevitabilmente sarà destinata ad avere ripercussioni anche nella Penisola.
Il corridoio 1, che collegherà i porti di Genova e Rotterdam lambendo le zone produttive della Lombardia e della Ruhr in Germania, passerà sotto la catena delle Alpi lungo una linea interamente di pianura che consentirà di aumentare sensibilmente la capacità dei convogli (fino a 2’000 tonnellate e 750 metri di lunghezza), di ridurre i tempi di percorrenza nel traffico viaggiatori (un’ora e mezzo da Lugano e Zurigo, meno di 3 ore da Milano e Zurigo) e di assorbire il previsto incremento delle merci lungo l’asse del Gottardo (dagli attuali 20 milioni di tonnellate annui ai 50 milioni nel 2030).
Non tutte le questioni correlate con l’infrastruttura ferroviaria sono però risolte o in via di soluzione. A preoccupare in particolare sono gli accessi a sud alla galleria: in Ticino, ad esempio, sono ancora da definire interventi collaterali come la circonvallazione di Bellinzona e il percorso a sud di Lugano, una volta che entrerà in funzione, nel 2019, anche la galleria di base del Ceneri.
Ma soprattutto si profilano pesanti ritardi nell’adeguamento della linea Chiasso-Milano, di quella a sud del Sempione e sulla Bellinzona-Luino-Gallarate. È inoltre indispensabile il potenziamento dei terminal di interscambio di Novara e Milano, senza i quali è impossibile cogliere gli obiettivi di trasferimento del traffico merci dalla gomma alla rotaia promossi da Unione europea e Confederazione.
Le Camere federali, durante la recente sessione invernale, hanno stanziato un miliardo di franchi per adeguare le linee ferroviarie, in particolare i profili delle gallerie a 4 metri. Di questa cifra 280 milioni saranno investiti direttamente sul territorio italiano (a titolo di credito), dove l’infrastruttura non è in grado di assorbire il previsto incremento dei transiti.
Il costo preventivato per la costruzione della galleria di base del San Gottardo è di 13,2 miliardi di franchi (10,7 miliardi di euro) mentre per l’intero sistema delle nuove trasversali alpine (AlpTransit), che comprende anche i trafori del Loetschberg (inaugurato nel 2007) e del Ceneri (2019), è stimato a 19,1 miliardi (15,5 miliardi di euro).
Leonardo Spagnoli
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