Scandalo in Grecia, governo a rischio
La presidente della Grecia Katerina Sakellaropolou ha chiesto che venga aperta un’inchiesta giudiziaria formale sulle intercettazioni telefoniche del capo dell’opposizione socialista (PASOK), l’eurodeputato Nikos Androulakis, da parte dell’intelligence. Il premier Mitsotakis si difende, ma il governo rischia forte.
Lo scandalo è legato all’impiego da parte di diversi paesi europei del software di spionaggio israeliano Pegasus. Venerdì scorso Androulakis ha detto di avere scoperto che i servizi di informazione ellenici (EYP) avevano spiato nel 2021 le sue conversazioni telefoniche. Il governo ha confermato, affermando però che la sorveglianza era stata richiesta da un magistrato e dunque legale. Non di meno il premier Kyriakos Mitsotakis, del partito conservatore Nea Demokratia, ha destituito il capo dello EYP e il suo capo di gabinetto, affermando di essere stato informato solo la scorsa settimana.
L’esecutivo ha deciso di sostenere la richiesta di un’inchiesta parlamentare formulata dall’opposizione. Anche la Commissione europea ha chiesto che venga fatta chiarezza. Il Parlamento europeo ha istituito da mesi un comitato di inchiesta sull’impiego del software Pegasus da parte dei governi europei.
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