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L’ETA consegna le armi

Sei anni dopo il cessate il fuoco, i militanti separatisti baschi dell’ETA hanno consegnato le loro armi sabato. Lo hanno fatto fornendo alle autorità francesi una lista dei luoghi in cui erano noscosti esplosivi, armi da fuoco e munizioni. 

 
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Il cessate il fuoco era stato dichiarato nel 2011, ponendo fine a quasi mezzo secolo di campagna armata, ma i separatisti fino a oggi si erano sempre rifiutati di consegnare le armi.

Nato nel 1959, in un momento di grande tensione per i baschi a causa della repressione politica e culturale del generale Francisco Franco, l’ETA, nei suoi tentativi di creare una paese indipendente, ha ucciso più di 850 persone, guadagnandosi notorietà come uno dei gruppi indipendentisti più radicali d’Europa.

In una lettera consegnata sabato alla BBC l’ETA ha specificato che ha affidato le armi a degli intermediari civili affinché le consegnino alle autorità. In otto siti sono state trovate 120 armi da fuoco, 3 tonnellate di esplosivo e migliaia di munizioni.

Il disarmo per alcuni è un traguardo, per altri un primo passo necessario e per altri ancora solo un gesto dettato da una situazione difficile. L’ETA, che dovrebbe contare ormai solo una trentina di membri, è per molti un’organizzazione in agonia, che non vuole ammettere la disfatta.

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