Corea del Nord minaccia di colpire basi USA a Guam
La Corea del Nord starebbe “considerando” di colpire il territorio statunitense di Guam, secondo quanto riportano i media internazionali citando fonti militari del regime di Kim Jong-un. La minaccia giunge qualche ora dopo che Donald Trump aveva affermato “se Pyongyang continuerà con l'escalation della minaccia nucleare la risposta americana sarà fuoco e furia come il mondo non ha mai visto".
Media statunitensi, tra cui la CNN e la Fox, citano un comunicato diffuso dall’agenzia nordcoreana Kcna, nel quale un portavoce dell’esercito nordcoreano menziona recenti manovre militari USA che “possono provocare un pericoloso conflitto”. Non è chiaro, tuttavia, se il dispaccio risale a prima o dopo l’intervento di Trump.
Nei giorni scorsi, il regime di Kim Jong-un aveva già minacciato di vendicarsi contro gli Stati Uniti in quanto promotori delle sanzioni contro la Corea del NordCollegamento esterno, approvate sabato dall’Onu. Sanzioni cui ha aderito per la prima volta anche la Cina.
“Un attacco contro di noi è un attacco agli USA”
Intanto sull’isola di Guam -la più grande dell’arcipelago delle Marianne, dove oltre ai militari delle basi statunitensi vivono circa 200 mila cittadini americani- il governatore Eddie Calvo rassicura gli abitanti.
“Al momento non ci sono minacce alla nostra isola o al resto delle Marianne”, ha detto. “In ogni caso, un attacco contro di noi è un attacco contro gli Stati Uniti e Washington ci difenderà”.
L’intelligence USA segnala progressi tecnologici di Pyongyang
Il rischio che la guerra a parole si trasformi in un vero conflitto non pare più così remota: secondo l’intelligence americana, la Corea del nord sarebbe riuscita a creare una mini testata nucleare pronta a essere lanciata sui missili intercontinentali sperimentati negli ultimi mesi.
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