Siria, aiuti umanitari a Madaya
Il governo di Assad ha autorizzato l'accesso dei convogli Onu alla città ribelle, assediata da luglio dalle forze lealiste e ridotta alla fame
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Siria, aiuti umanitari a Madaya
In Siria, la popolazione civile vive in una situazione agghiacciante. Migliaia di persone starebbero morendo di fame. Le drammatiche immagini del servizio arriverebbero da Madaya, sulle montagne vicino al confine con il Libano, dove solo oggi, giovedì, il governo di Bashar al Assad ha autorizzato l’accesso ai convogli Onu per gli aiuti umanitari.
Sarebbero molti i bambini nelle stesse, disumane condizioni di Mohammed [cfr. video]. A Madaya, città ribelle assediata dalle forze lealiste da luglio, il cibo non arriva da mesi. È arrivato però l’inverno a peggiorare ulteriormente la situazione.
La città sarebbe circondata dalle mine antiuomo, oltre 40 mila civili sarebbero in trappola. La gente disperata si arrangia come può: mangiando foglie, erbe, insetti e acqua e sale.
La situazione è ancora piu grave per i neonati. Molti sono nutriti con acqua e sale. I prezzi in città sono alle stelle. Un chilo di riso o un litro di latte sfiorano i 200 franchi. C’è chi vende la propria auto in cambio di cibo.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani le vittime di malnutrizione a Madaya sarebbero già una decina. Difficile tuttavia verificare le informazioni e stabilire quando e dove siano stati girati questi video, pubblicati online dagli attivisti.
Nessuna organizzazione umanitaria è potuta entrare in città dallo scorso ottobre. Gli aiuti dovrebbero raggiungere Madaya nei prossimi giorni.Sperando che nel frattempo la fame non faccia nuove vittime.
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