La comparsa dei caccia russi nel teatro di guerra siriano sta generando una serie di reazioni diplomatiche. I ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno infatti espresso profonda preoccupazione per i raid che colpiscono l’opposizione moderata al regime di Assad, rendendo così più difficile, secondo loro, il raggiungimento di una soluzione politica concordata al conflitto.
In particolare viene chiesta la fine degli attacchi contro i riibelli filo-occidentali, su cui si sono concentrati gli aerei russi. Nel vertice europeo sono comunque emerse divergenze fra i 28 sul ruolo del contestato presidente Bashir al Assad. Stati Uniti e europei non lo considerano, a differenza di Mosca, un interlocutore nella crisi in atto mentre c’è chi però più realisticamente ritiene che comunque coinvolgerlo in un eventuale processo di pace.
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