Moltissime persone, dai comuni cittadini alle personalità più illustri di Svezia, per tutto il giorno hanno portato fiori e acceso ceri nella strada di Stoccolma che venerdì è stata teatro dell’attentato che è costato la vita a quattro persone. Atti di solidarietà, ma anche voglia di tornare al più presto alla normalità.
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tvsvizzera.iit/Zz con RSI (TG del 08.04.2017)
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“Ci uniamo al dolore di quelle famiglie che hanno perso i loro cari. Ma nello stesso tempo siamo più che mai determinati a restare una società aperta, una società democratica. E sono certo che questo sia il sentimento diffuso anche tra i cittadini svedesi”, Ha detto il primo ministro svedese Stefan Lofven.
Eppure c’è già chi accusa il governo di essere rimasto paralizzato di fronte agli enormi flussi migratori da paesi con una forte radicalizzazione estremista.
In attesa di una rivendicazione, gli inquirenti stanno anche cercando di stabilire il movente di quello che nessuno nega più essere un atto di terrorismo. Se l’uomo arrestato fosse veramente un simpatizzante dello Stato Islamico, come affermano alcune fonti di stampa svedesi, avesse avuto dei complici o abbia agito da solo, è però ancora da provare.
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