Etiopia e Eritrea dichiarano la fine delle ostilità
Etiopia ed Eritrea hanno congiuntamente dichiarato lunedì la fine del conflitto in stallo da vent'anni e sembrano aver posato le basi per una lucrativa collaborazione di pace.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/Zz/reuters con RSI (TG del 09.07.2018)
Contenuto esterno
L’annuncio della fine dello “stato di guerra” tra i due vicini arriva alla fine di una visita di due giorni in Eritrea da parte del priemier etiope, il riformista Abiy Ahmed, che ha fatto del rappacificamento una delle sue priorità. Il documento siglato conferma la ripresa del commercio, dei trasporti, delle telecomunicazioni e delle relazioni diplomatiche.
L’Eritrea è stata provincia etiope, ma dopo una guerra durata 30 anni ottenne l’indipendenza nel 1993. Le relazioni si guastarono però velocemente e un sanguinoso conflitto tra il 1998 e il 2000 fece 80’000 morti.
Da allora gli attriti fra i due paesi non si sono mai appianati, specialmente a causa del rifiuto etiope di implementare gli accordi di pace stabiliti a livello internazionale, cosa che invece Abiy intende fare.
Un significato forse ancora più importante della dichiarazione di pace è però l’accordo raggiunto tra i due vicini per sviluppare congiuntamente i porti eritrei, una misura che potrebbe dare all’Etiopia, una delle economie africane che cresce più velocemente, un vitale accesso marittimo che ora le manca.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Aria di pace tra Etiopia ed Eritrea
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’invio della delegazione è stato deciso dal presidente eritreo Isaias Afewerki in seguito ai segnali d’apertura mostrati dal nuovo premier etiope Abiy Ahmed Ali. Quest’ultimo ha introdotto delle riforme senza precedenti nel paese. Tra queste anche l’annuncio, a inizio giugno, di voler applicare l’accordo di pace con l’Eritrea siglato quasi 20 anni fa e le conclusioni…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Su stimolo della Direzione per lo sviluppo e la cooperazioneCollegamento esterno DSC, la SUPSICollegamento esterno porta in Africa un cosiddetto trasferimento di competenze: i pannelli fotovoltaici non risolvono soltanto un problema contingente, ma danno nuove prospettive di vita. Al progettoCollegamento esterno partecipa il docente e ricercatore Domenico Chianese, che è stato più volte nel sud dell’Etiopia…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il giudice del tribunale distrettuale di Winterthur ha accolto quasi completamente le richieste di pena del Ministero pubblico; l’unica differenza è la durata del divieto di rimettere piede in Svizzera: il procuratore chiedeva infatti 15 anni. Il predicatore era stato arrestato il 2 novembre 2016 e si trova in detenzione preventiva per il pericolo di…
Migranti, decisi controlli nei paesi africani d’origine
Questo contenuto è stato pubblicato al
In proposito la cancelliera tedesca Angela Merkel ha proposto correzioni agli accordi di Dublino che non offrono soluzioni soddisfacenti e sfavoriscono in particolare gli stati d’arrivo. Per la responsabile del governo tedesco alla prova dei fatti è mancata la solidarietà dei paesi membri e per questo motivo occorre trovare strade alternative. Mentre il presidente francese…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.