Swissleaks, l’approfondimento
La lista Falciani, l'impazienza della procura belga, le considerazioni dell'esperto di diritto bancario Paolo Bernasconi
La lista Falciani, con i suoi nomi e i suoi importi, è diventata una lista di accuse contro la filiale ginevrina della banca britannica HSBC. L’istituto, tra il 2006 e il 2007, avrebbe aiutato decine di migliaia di clienti a evadere il fisco. Lo hanno rivelato domenica i giornalisti del quotidiano francese Le Monde e lo hanno ribadito lunedì i colleghi di tutte le testate, anche svizzere, che negli ultimi otto mesi hanno setacciato la famigerata lista.
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Swissleaks, il dossier
Da Bruxelles, il giudice istruttore che accusa la filiale ginevrina di HSBC di frode fiscale e riciclaggio ha intanto fatto sapere di avere inviato, due mesi fa, una richiesta di assistenza giudiziaria all’Ufficio federale di giustizia, richiesta che per il momento è ancora sotto esame, ciò che sta facendo spazientire le autorità belghe. Sentiamo la portavoce al microfono del nostro corrispondente Thomas Miglierina.
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La portavoce
Tra i clienti della filiale ginevrina di HSBC sono spuntati non solo presunti evasori fiscali ma anche narcotrafficanti o politici ambigui, indagati per corruzione o per finanziamento del terrorismo, persone che di certo stridono con l’immagine di piazza finanziaria pulita che la Svizzera si è voluta dare da ormai 20 anni, con l’approvazione di diverse norme antiriclaggio.
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Swissleaks, tra opacità e imbarazzo
Oltre a ripercorrere le principali tappe della vicenda, lunga più di sei anni, con al centro Hervé Falciani, sentiamo le considerazioni dell’esperto di diritto bancario Paolo Bernasconi.
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Swissleaks, le considerazioni dell’esperto
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