Deepfake, la nuova frontiera della disinformazione
Stanno facendo molto discutere dei video nei quali il premier britannico Boris Johnson e il leader dell'opposizione Jeremy Corbyn danno il proprio supporto all'avversario politico. Solo l'assurdità di quanto dicono fa capire che si tratta di falsi, creati per sensibilizzare sul pericolo che i cosiddetti "Deepfake" rappresentano per la democrazia.
Si chiama Deepfake ed è una tecnica che sfrutta l’intelligenza artificiale per sovrapporre due volti in un video, creando uno scambio di identità.

Da subito è stata usata per dare il volto di attrici famose alle protagoniste dei film porno, ma i suoi utilizzi non hanno limiti: si può creare il video realistico in cui un manager dispone un trasferimento di denaro milionario, ad esempio, o in cui un capo di Stato dichiara guerra a un altro Paese.
Sul web non mancano le dimostrazioni del potenziale del Deepfake – il caso di Johnson e Corbyn è solo uno dei tanti.
In alcuni video il film “Matrix” è stato modificato per mettere Will Smith e Bruce Lee al posto del protagonista Keanu Reeves, ma anche per far dire cose improbabili a leader come Donald Trump e Vladimir Putin. Per farlo servono competenze, software, computer potenti e centinaia di immagini della persona che si vuole ricreare.
Immagini facilmente reperibili in caso di personaggi famosi, ma
che al tempo dei social non mancano neanche per i comuni
cittadini.

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