Almeno otto alpinisti sono morti la notte scorsa nel corso di una violenta bufera che si è abbattuta sul loro campo base sulle pendici del monte Gurja, nel Nepal occidentale.
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tvsvizzera/ats/spal con RSI (Tg del 13.10.2018)
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La notizia, riportata dall’Himalayan Times online, è stata data dallo stesso organizzatore della spedizione.
Secondo Wangchu Sherpa, direttore della Trekking Camp Nepal, le vittime sono quattro sudcoreani, della Koreanway Gurja Himal Expedition 2018, tra cui il team leader Kim Chang-ho, e quattro sherpa nepalesi.
A causare la tragedia, scrive l’Himalayan Times, è stata una valanga, staccatasi dalla montagna in seguito alla tempesta di neve, che ha devastato e sepolto completamente il campo base dove avevano bivaccato gli alpinisti, a 3’500 metri di quota.
Sul luogo è stato inviato un elicottero dei soccorsi, che però ha incontrato molte difficoltà a causa delle pessime condizioni meteorologiche che ancora imperversano attorno al monte Gurja, la cui vetta raggiunge i 7’193 metri.
Secondo quanto aggiunge la stessa fonte, Kim Chang-ho, il leader della spedizione, è stato il primo scalatore sudcoreano a raggiungere la vetta di tutte le 14 montagne del mondo più alte di ottomila metri senza l’ausilio di bombole di ossigeno.
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