In India si protesta per la parità di genere
Una catena umana, lunga 620 chilometri, "a sostegno dell'uguaglianza di genere". È quella formata dalle donne, almeno 3 milioni, nello stato indiano del Kerala dove protestano per il mancato ingresso ad un tempio indù nonostante la sentenza di un giudice che ha cancellato il divieto di ingresso alle donne.
Il tempio Sabarimala – uno dei più importanti per glin induisti – è chiuso alle donne in etä fertile (dai 10 ai 50 anni) da secoli, ma la Corte Suprema ha annullato il divieto lo scorso settembre. Tuttavia, nonostante la sentenza, i religiosi integralisti continuano ad attaccare le donne che tentano di entrare.
Il ‘muro di donne’, iniziativa organizzata dal governo di coalizione di sinistra, si è sviluppato su tutte le principali autostrade del Kerala, dalla punta nord di Kasaragod a sud di Thiruvanthapuram.
Rituali di purificazione
Due indiane sono riuscite a entrare nel tempio indù di Sabarimala. Secondo la Bbc, Bindu Ammini, 40 anni, e Kanaka Durga, 39, sono riuscite a entrare all’alba a Sabarimala, il loro ingresso ha scatenato diverse proteste fuori dal tempio e la polizia ha usato lacrimogeni per disperdere i manifestanti. I ‘custodi’ del luogo sacro hanno deciso di chiuderlo per un’ora “per eseguire rituali di purificazione”.
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