Il ministro dell’Interno britannico Theresa May succederà mercoledì a David Cameron, travolto dal voto popolare favorevole alla Brexit. L’altra candidata alla guida dei Tories e del governo di Londra, la titolare dell’Energia Andrea Leadsom, ha infatti gettato la spugna. Theresa May è stata proclamata nel pomeriggio leader dei conservatori.
Il premier uscente si è congratulato con la May, definita “figura forte e competente, più che in grado di dare al paese la leadership” che esso richiede per i prossimi anni e per i cambiamenti che il risultato del referendum sull’Ue imporrà. È altamente verosimile che alla base della rinuncia di Andrea Leadsom ci siano stati gli attacchi, anche personali, subiti in seguito alla sua controversa frase sulla maternità che a suo dire garantirebbe “una migliore comprensione delle esigenze della nazione” rispetto a chi non ha questa prerogativa. Un’affermazione che i più hanno ritenuto che fosse riferita proprio a Theresa May che non ha figli.
Quest’ultima, che ha sostenuto seppur molto timidamente il fronte del Remain, viene considerata un personaggio chiave per ricomporre le fratture venutesi a creare e per assicurare un’uscita indolore della Gran bretagna dall’Ue. In questo senso la futura premier 59enne ha subito detto che “faremo della Brexit un successo”.
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