Un lutto nazionale di tre giorni a partire da oggi è stato proclamato dal presidente egiziano, Abdel Fattah El-Sisi, che ha condannato fermamente l’attentato terrorista di questa mattina contro la cappella di San Pietro e Paolo (El Botrouseya).
La forte esplosione ha provocato la morte di 22 persone e il ferimento di altre 35.
Sisi, che ha telefonato al patriarca copto Tawadros II per esprimere le proprie condoglianze, così come alle famiglie colpite dall’attentato, ha rilevato in un comunicato che ”questo terrorismo perfido punta contro la patria, i musulmani e i copti”.
Poi, ha riaffermato la determinazione a perseguire e portare in giudizio tutti coloro che hanno partecipato a facilitare e realizzare questo e gli altri atti terroristici che hanno colpito il paese.
L’attentato di oggi alla cappella di San Pietro e Paolo (El Boutroseya), annessa alla cattedrale copta di San Marco, è il secondo grave attentato contro la chiesa copta in Egitto dopo quello del 31 dicembre 2010 alla chiesa dei Due Santi di Alessandria, che provocò 23 morti e 97 feriti.
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