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Trump agli afroamericani: “Cosa avete da perdere?”

In Michigan, il candidato presidente USA lancia un appello alla sua maniera; si è dimesso, intanto, il responsabile della sua campagna

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Il responsabile della campagna elettorale di Donald Trump si è dimesso, dopo che le autorità statunitensi hanno aperto un’indagine a suo carico per i presunti legami con l’ex presidente ucraino Yanukovich, filorusso.

Paul Manafort era stato chiamato in marzo per dare al candidato repubblicano una parvenza di istituzionalità. Un compito difficile, anche alla luce dell’appello di Trump per ottenere il voto della comunità afroamericana.

In Michigan, davanti ad una platea completamente bianca. È in questo contesto che Donald Trump ha cercato il voto della comunità afroamericana, lanciando un appello coerente con il suo stile: “Cosa avete da perdere? Vivete in povertà, le vostre scuole non sono buone, non avete lavoro, il 58% dei vostri giovani è disoccupato, che diavolo avete da perdere?”.

“Alla fine del mio mandato”, sostiene ancora Trump, “avrò il 95% dei voti della comunità afroamericana, ve lo garantisco, perche farò qualcosa per voi. I democratici invece non faranno nulla, la sola cosa che fanno è approfittarsi del vostro voto. È quello che hanno sempre fatto”.

L’appello vuole essere un attacco alla rivale Hillary Clinton, che registra alti consensi tra i neri e che ha reagito all’intervento del candidato repubblicano definendo Trump talmente ignorante che è sconcertante.

Intanto, il sostegno all’imprenditore inizia a traballare anche tra i bianchi. Gli insulti, le provocazioni, iniziano a costargli caro. Venerdì sono infatti arrivate, a sorpresa, le sue scuse. In un comizio a Charlotte, nel North Carolina, il candidato repubblicano alle presidenziali statunitensi si è detto dispiaciuto per quanto ha detto in alcune occasioni, “in particolare quando ho creato dolore per le mie dichiarazioni”.

Casualità o strategia, non si sa. I piani si fondono, e intanto il miliardario perde un suo uomo forte, il coordinatore della sua campagna elettorale, costretto a lasciare per i legami che aveva con l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovic, una faccenda per cui anche Trump ha presentato le sue scuse.

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