Presidenziali USA, via alla convention dem
Nel primo giorno di convention democratica, che si apre lunedì online, il candidato presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbe un vantaggio di almeno dieci punti sull'attuale capo della Casa Bianca Donald Trump. È quanto rilevato da un sondaggio della rete tv ABC tra gli elettori registrati: 53% a 41%. La differenza considerando i probabili elettori è invece di dieci punti tondi: 54% a 44%.
Decisamente minore lo scarto da un altro sondaggio, effettuato dalla CNN, che dava il ticket Joe Biden-Kamala Harris al 50% dei consensi e quello di Donald Trump-Mike Pence al 46. Il rilevamento dichiara tuttavia un margine d’errore del 4%.
Fasi finali
La convention democratica, che durerà fino a giovedì, e quella repubblicana, che si terrà dal 24 al 27 agosto, segnano l’inizio dello scatto finale verso le presidenziali statunitensi del prossimo 3 novembre.
Un inizio atipico: saranno le prime convention interamente online, senza il tradizionale pubblico.
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I circa 4’800 delegati dem non si incontreranno di persona e non ci sarà la consueta pioggia di palloncini.
Con una serie di videomessaggi, molti dei quali registrati, la kermesse si pone come obiettivo di galvanizzare la base, conquistare gli indecisi e cercare di riunire il partito su una piattaforma di politiche che l’ala più radicale dei democratici ritiene insufficiente.
I duelli
Joe Biden è al momento confinato nel seminterrato della sua casa in Delaware, il presidente Donald Trump relegato alla Casa Bianca e costretto a rinunciare ai bagni di folla fra la sua base.
Da fine settembre si affronteranno nei duelli televisivi: il 29 in Indiana, il 15 ottobre in Michigan e il 22 in Tennessee. In programma anche un confronto tv tra i due candidati vicepresidenti Harris e Pence, il 7 ottobre.
È infine il 3 novembre che gli elettori statunitensi dovranno scegliere se riconfermare il presidente uscente o riconsegnare la Casa Bianca ai democratici. Lo stesso giorno, si vota per rinnovare una parte consistente del Congresso, ovvero l’intera Camera dei Rappresentanti e un terzo del Senato.
In molti stati gli elettori saranno chiamati ad esprimersi anche su referendum, come quello per vietare l’aborto dopo la 22esima settimana in Colorado e la legalizzazione dell’uso ricreativo di marijuana in Arizona.
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