Il governo australiano ha prodotto un film per scoraggiare i migranti afghani a partire per l’Australia. Un progetto che fa discutere per i suoi costi di produzione: oltre 4 milioni di euro.
Un vero e proprio kolossal. Ma ‘Journey’, il viaggio, non è l’ultimo successo hollywoodiano: è un film prodotto dal governo australiano pensato esclusivamente per il pubblico afghano.
L’idea dietro al progetto è semplice: convincere gli afghani a non partire per l’Australia. Per farlo, gli sceneggiatori hanno ricreato il viaggio di un migrante che decide di lasciare Kabul e attraversare l’Oceano Indiano. Un vero e proprio percorso a ostacoli fra violenze, criminali e sofferenza, che si conclude tragicamente.
Il film, costato al governo 6 milioni di dollari, è l’ultimo di una serie di campagne per scoraggiare i profughi a raggiungere l’Australia. Un progetto che fa discutere, sia per il costo -secondo alcuni eccessivo- sia per i dubbi sull’efficacia di queste operazioni.
Stando alle statistiche, negli ultimi anni sempre meno migranti afghani sceglierebbero di cercare rifugio in Australia. Un calo dovuto, stando alle organizzazioni umanitarie, alle politiche di immigrazione sempre più restrittive e anche proprio al battage mediatico voluto dal governo australiano.
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