È una Spagna stanca e disillusa quella chiamata a votare domani e dopo nemmeno sei mesi dall’ultima volta, per uscire dall’impasse politica alla ricerca di un nuovo governo.
La sola novità è lo scontro a sinistra fra Podemos e i socialisti per capire chi si aggiudicherà il secondo posto dopo i conservatori del premier uscente Mariano Rajoy.
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