L’Alto commissariato Onu per i rifugiati ha una nuova guida. Si tratta dell’italiano Filippo Grandi, 58 anni. Le sfide all’orizzonte sono per lui grandissime in questo momento di grandi conflitti e flussi migratori. Giovedì, a Ginevra, Grandi ha incontrato la stampa internazionale.
I prossimi 5 anni del nuovo Alto commissario per i rifugiati non saranno facili. L’agenzia ha bisogno di soldi, e per ora con meno denaro dovrà affrontare una delle crisi migratorie più imponenti di sempre.
Laureato in filosofia, da trent’anni Grandi è impegnato nella cooperazione internazionale e da 27 è funzionario presso le Nazioni Unite. Ha servito in molti paesi, tra cui Sudan, Siria, Turchia e Iraq dopo la prima guerra del Golfo.
Ha anche diretto operazioni di emergenza in Kenya, Benin, Ghana, Liberia, Repubblica Centrafricana, Yemen e Afghanistan. Tra il 1996 e il 1997, è stato Coordinatore del campo Unhcr nella Repubblica democratica del Congo durante la guerra civile.
Al nuovo Alto commissario toccherà gestire la cifra record di 60 milioni di rifugiati, che secondo l’Unhcr rappresentano il picco massimo, superiore ai 50 milioni in fuga durante la seconda guerra mondiale.
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