L’uragano Matthew non ha colpito direttamente la Florida come temuto. È rimasto ad alcuni chilometri dalla costa. L’allerta nel sud-est degli Stati Uniti resta però elevata perché l’uragano potrebbe tornare a rafforzarsi salendo verso nord.
Strade deserte, spazzate da vento e pioggia. Chi non è riuscito a lasciare la costa è rimasto chiuso in casa. Spesso senza luce: 600 mila le abitazioni senza elettricità in Florida.
Chiuse le scuole, tutti i parchi divertimenti, l’aeroporto di Orlando. Nella punta sud-est degli Stati Uniti non c’è però stato il temuto impatto diretto con Matthew.
“Questo rimane un uragano con venti a 200 chilometri orari”, ricorda il governatore della Florida Rick Scott. “Finora il centro della tempesta non ci ha colpiti direttamente, ma non vuol dire che il peggio è stato scongiurato. Siamo preoccupati per un ritorno di forza della tempesta”.
Sceso a categoria 3 su 5, Matthew potrebbe riprendere vigore avvicinandosi a Georgia e South Carolina e causare inondazioni. Anche qui centinaia di migliaia di persone hanno abbandonato le loro case, ed è scesa in campo la guardia nazionale. Barack Obama ha sbloccato gli aiuti federali.
“Ci sono diverse città che potrebbero essere toccate duramente nelle prossime 24 o 48 ore”, ha detto il presidente statunitense. “Specialmente in Georgia. Quindi chiedo a tutti di seguire le istruzioni delle autorità locali. Se vi dicono di mettervi al sicuro fatelo, perché la tempesta potrebbe muoversi molto rapidamente”.
Intanto negli Stati Uniti si iniziano già a stimare i danni dell’uragano più violento degli ultimi anni. Per le assicurazioni potrebbe essere un salasso, con costi superiori ai 100 miliardi di dollari.
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