Verso il terzo mandato presidenziale per Xi Jinping
Xi Jinping è certo di una sua riconferma alla guida del Pcc per la terza volta. Lo deciderà comunque il XX Congresso del Partito comunica cinese. Sarà interessante seguire la formazione della griglia di vertice che l'accompagnerà, con l'avanzamento della 'sesta generazione' di funzionari. Nella Grande sala del popolo, il simbolo del potere rosso di piazza Tienanmen, si decideranno dunque da domenica gli assetti della Repubblica popolare per gli anni a venire.
Alla fine della settimana di liturgia quinquennale del XX Congresso del Partito comunista, gli oltre 1,4 miliardi di cinesi e il mondo intero conosceranno i nuovi vertici della superpotenza diventata seconda economia del pianeta.
Dieci anni fa, il Dragone era nel mezzo di quello che era propagandato come “un trasferimento di potere prevedibile e pacifico”, una prova che il sistema di governo autoritario poteva rispettare limiti di mandato e successione ordinata. E nessun analista aveva scommesso che Xi sarebbe diventato un accentratore di poteri fino a diventare il ‘Presidente di tutto’, come mai avvenuto dai tempi di Mao Zedong. Le attese erano di altro tipo: suo padre, Xi Zhongxun, era un leader rivoluzionario e un convinto riformatore, mentre il principe dell’aristocrazia rossa alla fine si è fatto ‘imperatore’.
A 69 anni, Xi potrebbe diventare leader a vita in un’era meno prevedibile della politica cinese. All’inizio del terzo mandato, dovrà fare i conti con la grave frenata economica (solo +3,2% il Pil nel 2022, secondo il Fmi) e le crescenti tensioni con gli Usa e i loro alleati.
XX Conogresso del PCC
In una Pechino blindata tra misure di sicurezza rafforzate, i 2’296 delegati, in rappresentanza dei quasi 100 milioni di iscritti del Pcc, dovranno stabilire le linee guida di politica interna (il “nuovo modello di sviluppo”) ed estera, modificare la Costituzione del Partito ed eleggere i vertici. Oltre alla riconferma a segretario generale e a capo della Commissione militare centrale del Pcc (per la presidenza della Repubblica popolare si dovrà attendere marzo 2023), gli osservatori non escludono che Xi ottenga la ‘super maggioranza’ tra i 25 membri del Politburo, all’apice del potere.
È possibile riceva poi il titolo di ‘leader del popolo’ (‘Renmin Lingxiu’, sulle orme di Mao) o di ‘presidente del partito’, carica abolita nel 1982. Tra le scarse indicazioni circolate, il nuovo premier potrebbe essere Hu Chunhua, vicepremier di 59 anni ed ex capo del Pcc del Guangdong, o Wang Yang, 67 anni, a capo della Conferenza consultiva politica del popolo cinese.
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