Con la solenne parata militare, si è aperto mercoledì a Mosca il Giorno della Vittoria. Ospiti il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier israeliano Netanyahu, che ha pure in programma colloqui con Putin.
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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 09.05.2018)
Le celebrazioni, come ogni anno, mirano a sottolineare la forza e la centralità della federazione russa. Sulla piazza Rossa, sfilano oltre 13’000 militari, per ricordare la vittoria del 1945 in quel conflitto che in Russia è chiamato Grande guerra patriottica. In vetrina, anche i più moderni mezzi bellici.
“La Russia”, scandisce il presidente, “impedirà che si dimentichi che i soldati sovietici hanno sconfitto il nazismo. Alcuni stanno cercando di negare le imprese del popolo che salvò l’Europa dallo sterminio e dagli orrori dell’Olocausto.”
Divisi su Iran e Siria
Il vertice tra Benjamin Netanyahu e il presidente russo Vladimir Putin è molto atteso, poiché Israele ha salutato positivamente la decisione comunicata martedì dagli Stati Uniti di uscire dall’accordo sul programma nucleare iraniano.
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Non così la Russia, che ha fatto sapere che continuerà ad applicare l’accordo e accusa gli USA di aver agito contro le posizioni della maggioranza dei paesi e in nome di un opportunismo rivolto esclusivamente ai propri interessi.
I due leader discuteranno probabilmente anche della Siria, dove Tel Aviv teme la presenza militare dell’Iran, alleato di Mosca nel sostenere il regime di Assad e del quale Israele e gli Stati Uniti sono nemici storici.
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Martedì sera, jet israeliani hanno colpito in un raid un deposito iraniano a sud di Damasco a seguito di presunte irregolari attività delle forze di Teheran. I missili avrebbero ucciso 9 combattenti delle guardie rivoluzionarie iraniane.
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