L’incontro di giovedì tra i vertici europei, durato fino a notte fonda, non ha infatti prodotto l’accordo sperato e il premier britannico David Cameron è ritornato venerdì di prima mattina al tavolo delle trattative.
“Ci sono stati dei progressi ma l’accordo non c’è”, dichiara Cameron alla ripresa dei lavori.
Fonti anonime suggeriscono divergenze profonde in merito al potenziale disgregante che le richieste di Londra potrebbero sollevare. La modifica dei trattati europei potrebbe indurre altri stati membri a frenare sulle prestazioni sociali per i migranti.
Sul fronte migrazione, secondo punto all’ordine del giorno, il vertice è servito solo a rinnovare un auspicio: “L’approccio deve essere europeo, approcci nazionali non sono raccomandabili”, ha riabito Juncker. Controversa la proposta dell’Italia di bloccare i fondi europei a chi non si dimostra solidale nella gestione del flusso.
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