Il Senato italiano ha approvato in seconda lettura la riforma della legge elettorale avanzata dal Governo Renzi. Il testo con le modifiche apportate dalla Camera alta è passato con 184 voti contro 66 e 2 astensioni. 24 senatori della minoranza del Pd non hanno preso parte alla votazione. L’Italicum torna ora per la terza volta a Montecitorio dove la maggioranza dispone di numeri maggiori per cui non sono prevedibili agguati di sorta da parte dei deputati.
“Il coraggio paga, le riforme vanno avanti”, ha commentato entusiasta il presidente del Consiglio Matteo Renzi con un tweet. La strada dell’Italicum è ora spianata, prima dell’importante appuntamento costituito dall’elezione del nuovo capo dello Stato. Soddisfazione è stata espressa anche dalla presidente Affari Costituzionali Anna Finocchiaro (minoranza Pd), autrice degli emendamenti al testo votato alla Camera.
In pratica il premio di maggioranza alla lista per la coalizione vincente sale dal 37 al 40% e lo sbarramento per i partiti è stato fissato al 3%. Inoltre nei collegi, con capilista bloccati, si potranno esprimere di nuovo le preferenze.
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