La Crew Dragon di Musk aggancia l’Iss
Con l'abbraccio tra l'equipaggio della Crew Dragon della SpaceX e i comonauti della Stazione spaziale internazionale (Iss), gli Stati Uniti aprono una nuova era nello spazio.
Dopo nove anni, dallo smantellamento del progetto Space Shuttle, un vettore a stelle e strisce ha riportato in orbita astronauti grazie al miliardario Elon Musk. E proprio dalla collaborazione tra privati e Nasa si intensificheranno nei prossimi anni i viaggi verso l’Iss.
Dopo il rinvio per maltempo del lancio del 30 maggio, la Crew Dragon ha affrontato un viaggio di 19 ore per raggiungere la meta, a una distanza di 421 km sopra la Terra.
L’aggancio alle 16.16 alla Stazione Spaziale è avvenuto con un leggero anticipo di tre minuti mentre l’apertura del portello ha richiesto un paio di ore ma alla fine è arrivato lo storico abbraccio fra i due equipaggi. Il servizio del TG:
Il comandante Doug Hurley e il pilota Bob Behnken si sono quindi aggiunti ai colleghi già presenti sulla stazione orbitante, il comandante della Expedition 63 della Nasa, Chris Cassidy (giunto precedentemente con la Soyuz MS-15), e i russi Ivan Vagner e Anatoli Ivanishin.
This is the first time in human history @NASA_AstronautsCollegamento esterno have entered the @Space_StationCollegamento esterno from a commercially-made spacecraft. @AstroBehnkenCollegamento esterno and @Astro_DougCollegamento esterno have finally arrived to the orbiting laboratory in @SpaceXCollegamento esterno's Dragon Endeavour spacecraft. pic.twitter.com/3t9Ogtpik4Collegamento esterno
— NASA (@NASA) May 31, 2020Collegamento esterno
Alla SpaceX di Elon Musk si aggiungerà tra breve l’altro privato Usa, la Boeing che però ha fallito il primo volo il test senza equipaggio nel dicembre 2019 del suo CST-100 Starliner.
Grazie alla maggiore capacità di queste capsule, che possono trasportare quattro astronauti invece degli attuali tre, le presenze sull’Iss potranno salire fino a cosmonauti. L’animazione del volo in un video su YouTube.
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