Quattromila profughi hanno superato il confine con l’Austria. Ne sono attesi fino a diecimila.
Molti di loro arriveranno poi in Germania. La svolta dopo che, in migliaia, si erano messi in marcia per raggiungere Vienna a piedi lungo le autostrade ungheresi. Nella notte decine e decine di pullman li hanno caricati a bordo e trasportati alla frontiera. Una misura, che la stessa Ungheria, ha definito “unica ed eccezionale” e quindi destinata a non ripetersi.
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È l’ultima, impressionante immagine di questo esodo di rifugiati, soprattutto siriani, che in queste ore stanno lasciando a piedi l’Ungheria dopo che i treni sui quali erano saliti per raggiungere l’Austria sono stati bloccati dalle autorità magiare. Tutto questo mentre la politica europea resta divisa sulla ripartizione delle quote.
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Intanto a livello di Unione europea continua la discussione su come gestire profughi e migranti. Una discussione in cui si parla ancora di quote, di suddivisione nei vari paesi di chi richiede l’asilo, in cui le posizioni appaiono ancora divergenti. A dire la sua anche il premier ungherese Victor Orban.
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