In Brasile non accenna a diminuire la protesta delle donne contro le violenze perpetrate dall’altro sesso. Sono numerose le manifestazioni pubbliche in cui si chiedono pene più severe per questi reati che restano quasi sempre impuniti.
E mentre la giustizia indaga sugli ultimi episodi di cronaca, tra cui la violenza collettiva subita due settimane fa in una favela di Rio de Janeiro da una sedicenne ad opera di 33 giovani, che hanno poi diffuso sui social network foto e video della loro impresa, anche il mondo politico prende posizione.
Tra i protagonisti che si sono uniti alle dimostrazioni si è rivista la presidente sospesa Dilma Rousseff che sta cavalcando questa battaglia per ottenerne verosimilmente un vantaggio nel procedimento di impeachment pendente nel parlamento brasiliano.
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