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La 13esima AVS sarà finanziata solo con l’aumento dell’IVA

coppia di pensionati su panchina fotografati di spalle
Previsto un aumento dell'IVA di 0,7 punti percentuali. Keystone-SDA

Il Consiglio federale ha trasmesso un messaggio al Parlamento nel quale precisa la modalità di finanziamento della 13esima AVS, accettata in consultazione popolare.

La 13esima AVS sarà versata una volta all’anno e verrà finanziata con un aumento dell’IVA di 0,7 punti percentuali, che dovrà essere accettato in votazione. Lo precisa il Consiglio federale nel messaggio trasmesso al Parlamento.

Durante la procedura di consultazione, la maggioranza dei pareri espressi era a favore della variante di finanziamento che combinava il rialzo dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) e l’aumento dei contributi salariali. Visto che il fabbisogno di finanziamento dell’AVS è risultato inferiore al previsto, il Consiglio federale in agosto ha deciso di rinunciare all’aumento dei prelievi salariali e di garantire il finanziamento solo agendo sull’imposta sul valore aggiunto.

L’aumento dell’IVA però richiede una votazione popolare. Per poter versare la 13esima AVS dal 2026, le Camere federali dovranno terminare i dibattiti al più tardi nel marzo del 2025 e la votazione si dovrà svolgere entro settembre.

Per quanto riguarda gli effetti sui consumi e l’economia, nel messaggio il Consiglio federale fa notare che l’incremento dei prezzi dovuto all’IVA maggiorata potrebbe comportare un calo della domanda a livello nazionale. Agli effetti negativi sul consumo però si contrappone il fatto che le pensionate e i pensionati, grazie alla 13esima, avranno un maggiore potere d’acquisto. “Considerato il tasso di consumo relativamente elevato degli ultrasessantacinquenni, la maggioranza del loro reddito supplementare verrà probabilmente speso per il consumo, in particolare nelle economie domestiche con risorse finanziarie modeste”, precisa il messaggio.

Ridurre il contributo della Confederazione

Parallelamente all’aumento dell’IVA, il Consiglio federale propone di ridurre il contributo della Confederazione alle spese dell’AVS. Il 1° gennaio 2020, con l’entrata in vigore della Riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS (RFFA), il contributo della Confederazione è stato aumentato dal 19,55% al 20,2%. Ora il Governo chiede di riportarlo al 19,5% “considerati i deficit che incombono sulle finanze federali”.

In questo modo – precisa il comunicato diffuso mercoledì – al momento dell’introduzione della 13a AVS la Confederazione si assumerebbe circa 450 milioni di franchi di spese supplementari invece di 850 milioni. In base al messaggio trasmesso mercoledì la Confederazione finanzierà circa un decimo delle 13e rendite di vecchiaia.

13esima versata una volta l’anno

La 13esima AVS verrà versata una volta all’anno, nel mese di dicembre. Questa opzione è stata sostenuta da una chiara maggioranza dei partecipanti alla consultazione. In base al testo posto in votazione, questa rendita supplementare non deve comportare né la riduzione delle prestazioni complementari (PC), né la perdita del diritto a tali prestazioni. Verrà quindi esplicitamente esclusa dai redditi computabili nel calcolo delle PC, precisa il comunicato.

La 13esima sarà imponibile come reddito e questo genererà entrate supplementari derivanti dalle imposte sul reddito: per l’imposta federale diretta sono stimate a 137 milioni di franchi e per le imposte cantonali nel loro complesso a 462 milioni, stando al messaggio.

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