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Gli aiuti miliardari per l’agricoltura svizzera

Paesaggio contadino nel canton Appenzello.
Uno degli obiettivi della politica agricola è quello di garantire la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo di paesaggi attrattivi, che costituiscono preziose zone di relax per la popolazione Keystone / Gian Ehrenzeller

Il settore agricolo svizzero disporrà per il quadriennio 2026-2029 di circa 14 miliardi di franchi. Lo ha deciso il Consiglio federale. L'importo stanziato è inferiore dell'1,6 rispetto a quello del periodo corrente (2022-2025). Malgrado questo calo, l’agricoltura svizzera resta tra le più sovvenzionate al mondo. 

I quasi 14 miliardi di franchi destinati dal Consiglio federale al settore agricolo svizzero per il prossimo quadriennio Collegamento esternosono divisi in circa 11 miliardi per i pagamenti diretti e due miliardi per la produzione.

L’importo totale stanziato è inferiore dell’1,6%, pari a 230 milioni, rispetto a quello che la Confederazione aveva stabilito per il periodo corrente (2022-2025). Il motivo è da rintracciare nei tagli previsti dall’esecutivo nel preventivo 2025 quale misura di risparmio. 

UE vs Svizzera

Per fare un paragone con l’UE, lo scorso anno Bruxelles con lo strumento del finanziamento della politica agricola comune (PACCollegamento esterno) ha distribuito 57,4 miliardi di euro agli agricoltori dei 27 Stati membri. Nello stesso periodo, la Confederazione svizzera ha speso circa 3,5 miliardi di franchi per l’agricoltura. Il sostegno finanziario della Svizzera può sembrare irrisorio per gli standard europei. Ma in termini di reddito agricolo per ogni azienda, le sovvenzioni svizzere sono il doppio di quelle dell’UE.  

Basti pensare che l’Italia ha ricevuto dal PAC 2,4 miliardi di euro nel 2023. Una cifra, importante rispetto agli altri Paesi dell’UE, ripartita tra circa 1,7 miliardi per i pagamenti diretti e circa 700 milioni per lo sviluppo rurale.

Reddito agricolo

Circa il 70% del reddito agricolo svizzero proviene da sussidi della Confederazione. Si tratta di una percentuale più che doppia rispetto a quella dell’Unione Europea (29%). (Nel 2022 il reddito agricoloCollegamento esterno si è attestato in media a 79’700 franchi per azienda). 

Questi sussidi comprendono pagamenti diretti e sussidi sui prodotti. I “sussidi ai prodotti” sono un’integrazione del prezzo pagato agli agricoltori. In Svizzera, il latte, il grano, la colza e la barbabietola da zucchero sono tra i prodotti che beneficiano di tali sovvenzioni.  

Ad esempio, nel 2022 la Confederazione ha pagato 10 centesimi per chilogrammo di latte trasformato in formaggio e un’indennità per il foraggiamento senza insilati di 3 centesimi per chilogrammo di latte. La Confederazione ha pagato un supplemento di 5 centesimi al chilogrammo per il latte da trasporto. In totale sono stati versati 387 milioni di franchi. La Confederazione ha speso altri 3,3 milioni di franchi per la gestione dei dati sul latte e delle risorse informatiche.

I pagamenti diretti, invece, non sono legati alla produzione ma a servizi aggiuntivi come la cura del paesaggio, degli animali o della biodiversità.

I pagamenti diretti si suddividono dunque in contributi per il paesaggio rurale, per la sicurezza dell’approvvigionamento, per la biodiversità, per la qualità del paesaggio, per i sistemi di produzione. I pagamenti diretti costituiscono di gran lunga la quota maggiore del bilancio. Nel 2023 erano disponibili circa 2,8 miliardi di franchi svizzeri, pari al 76% del bilancio agricolo totale.

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contributi per il paesaggio rurale vogliono favorire il mantenimento di un paesaggio rurale aperto e uno sfruttamento massimo delle superfici agricole e alpine. Il loro obiettivo è in particolare quello di frenare il crescente rimboschimento delle praterie alpine.

contributi per la sicurezza dell’approvvigionamento vogliono migliorare la capacità del Paese a garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione.

contributi per la biodiversità vengono concessi allo scopo di promuovere e preservare la diversità delle specie e degli habitat naturali.

contributi per la qualità del paesaggio rurale intendono preservare la diversità dei paesaggi svizzeri. Il loro scopo è di garantire la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo di paesaggi attrattivi, che costituiscono preziose zone di relax per la popolazione e svolgono un ruolo importante da un punto di vista turistico.

contributi per i sistemi di produzione permettono di sostenere diverse forme di produzione, come ad esempio la produzione biologica. Abbiamo poi la produzione estensiva di cereali, girasoli, piselli proteici, fave e colza; la produzione di latte e carne su pascolo e i contributi per il benessere degli animali.

Agricoltura in Svizzera

L’obiettivo dei contributi federali per l’agricoltura è quello di voler contribuire, da un lato, all’approvvigionamento alimentare della popolazione svizzera e, dall’altro, alla tutela del paesaggio, favorendo quindi anche il turismo. Il settore primario rappresenta meno dell’1% del prodotto interno lordo (PIL) svizzero, uno dei dati più bassi nel confronto europeo. Quella agricola è la principale industria del settore primario e nel 2022 ha generato un valore pari a circa 12 miliardi di franchi.  

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Agricoltori in calo

Il settore primario in Svizzera impiega circa 160’000 persone e comprende approssimativamente 48’000 aziende agricole con una superficie media di 22 ettari (40 campi da calcio). Numeri ben diversi rispetto a diversi anni fa. Basti pensare che nel 1996 il settore occupava ancora oltre 200’000 persone e contava 80’000 aziende.

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