A caccia dei gamberi ‘killer’
La presenza nel laghetto d’Origlio, vicino a Lugano, del gambero della Louisiana, specie esotica che infesta lo specchio d’acqua ormai da alcuni anni, continua a minacciarne la biodiversità.
Impossibile determinare come sia sbarcato in Ticino, ma è certo che dietro al suo arrivo ci sia l’uomo. Nel 2013 qualcuno ne ha liberati alcuni esemplari contravvenendo alla legge, forse dopo essersi accorto che cucinati non sono affatto prelibati, e da quel momento si sono moltiplicati a dismisura.
Un fenomeno che si cerca però di combattere, spiega la biologa Nicole Santi: “Ieri sono stata qui al laghetto di Origlio per posare le nasse per poter catturare il gambero della Louisiana”.
Una strategia che permette di catturare fino a 140 gamberi al giorno. “Con la tecnica delle nasse quello che facciamo è posarne 20, sono delle trappole, e all’interno mettiamo un attrattore alimentare per attirarli. I gamberi una volta entrati non possono più uscire”, racconta l’esperta.
“La situazione è sotto controllo – secondo Mirko Zanini, responsabile del coordinamento dei gamberi in Ticino – la specie esotica è confinata al laghetto di Origlio e al suo emissario, i contenimenti che stiamo facendo permettono di evitare che colonizzi nuovi corsi d’acqua”.
Secondo i biologi, eliminare la specie dal lago di Origlio è un’impresa ormai impossibile. Nel caso venissero avvistati altrove, l’invito è quello di segnalarli all’ufficio caccia e pesca cantonale.
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