Armadi e dispense con coperte, vestiti e beni di prima necessità per chi vive in strada o in situazioni precarie. È anche così che le città della Svizzera francese rispondono al freddo delle ultime settimane, particolarmente duro per senzatetto e nomadi. Iniziative solidali che vengono dal basso: i punti di raccolta sono stati allestiti da studenti e privati cittadini.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 31.01.2017)
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Karim Bel Kacem mostra alla televisione svizzero-francese RTS uno scaffale di plexiglass pieno di coperte, installato su idea degli allievi di due scuole superiori di Ginevra: “Questo era stato pensato per la comunità rom”, spiega il coordinatore dell’iniziativa, “ma abbiamo notato che la maggior parte delle persone che se ne servono non sono rom: sono senzatetto”.
Dal 2 novembre sono state depositate centinaia di coperte, ritirate poi da chi non ha come proteggersi dalle temperature glaciali e dal freddo pungente, sia di giorno sia di notte.
“Così non si risolve il problema di fondo”, osserva ancora Bel Kacem, “cerchiamo solo di colmare delle mancanza. Una vera soluzione supera di gran lunga le nostre possibilità. Ma questo non ci deve fermare”.
Anche a Losanna, da metà gennaio, è stato installato un armadio. “Vi fa ricorso anche chi non può permettersi, ad esempio, una sciarpa, e qui magari ne trova una”, ci spiega Nawel Ghayout del gruppo di cittadini ‘La Maraude’.
È di una cittadina di Losanna anche l’idea di una dispensa solidale, che lei stessa riempie ogni giorno.
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