Coronavirus, boom dei pagamenti senza contanti
La pandemia di coronavirus ha dato una spinta al pagamento senza contanti, utilizzato in sempre più situazioni.
Nel negozio della fattoria di Martin Wederkehr a Schwarzenbach, nel cantone Zurigo, è possibile pagare tramite l’applicazione svizzera di pagamento cashless Twint da ormai un anno. “È facile perché i soldi sono direttamente nel conto bancario la sera e non dobbiamo andare a versarlo alla fine della settimana”. Tuttavia, con questo metodo deve rinunciare all’1,3% degli incassi.
All’inizio, in pochi hanno deciso di sfruttare questo nuovo servizio nel negozio di Wederkehr. Poi, con la pandemia del coronavirus, sempre più persone si sono dotate di Twint. Attualmente, circa la metà dei clienti, tra cui anche persone anziane, hanno l’app installata sul telefono e la usano per fare acquisti, spiega il contadino.
Il caso del contadino zurighese è emblematico di una tendenza vista in tutto il paese. Il pagamento senza contanti durante la crisi del coronavirus ha subito un’impennata in quanto più igienico.
Non solo Twint, ma anche carte. All’inizio dell’anno, prima della pandemia, gli svizzeri spendevano con le carte di debito circa 100 milioni di franchi alla settimana. Dalla fine del confinamento questa cifra è aumentata di circa un quarto aggirandosi ora attorno ai 125 milioni alla settimana. In ogni caso, il denaro contante non sparirà tanto facilmente.
Il servizio del telegiornale:
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 22.06.2020)
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