Nuove tecnologie per lottare contro il gelo
Dei sensori personalizzabili per affrontare il rischio di gelo: nella Svizzera francese alcuni giovani ingegneri stanno mettendo a punto nuovi metodi per venire in aiuto agli agricoltori.
Un anno fa, un’ondata di gelo eccezionale aveva causato danni per circa 70 milioni di franchi agli agricoltori svizzeri. Ad essere colpiti erano stati soprattutto i vigneti e gli alberi da frutta.
Per lottare contro il freddo, i coltivatori dispongono sì di alcuni mezzi, ma per lo più rudimentali. Esistono ad esempio delle stazioni meteo collettive, che però non rilevano i microclimi. Se le parcelle sono distanti tra di loro, un agricoltore deve correre dall’una all’altra per controllare che il termometro non scenda sotto gli zero gradi e prendere se necessario delle contromisure.
Tre giovani ingegneri stanno ora mettendo a punto un sistema di sensori personalizzabili, che permettono ai coltivatori di ricevere le informazioni direttamente sul loro telefono cellulare e di potere così intervenire in modo più mirato, sapendo cosa succede su ogni singola parcella.
Germogliazione precoce
Seppur eccezionale per i danni che ha provocato, un evento come quello dell’aprile 2017 non è così raro. Degli episodi di freddo in questo periodo dell’anno sono assai comuni e non sono da mettere in relazione con il cambiamento climatico, osservano i meterologi.
Ciò che è cambiato è il momento di germogliazione delle piante: poiché gli inverni sono sempre più caldi, gli alberi fioriscono prima.
Nel 2017, MeteoSvizzera ha constatato che gli alberi da frutta sono fioriti da 16 a 18 giorni prima rispetto alla media tra il 1981 e il 2010, stando a quanto riporta in un articolo la rivista ‘Terre et Nature’Collegamento esterno. Questa germogliazione precoce espone così di più la vegetazione ai rischi di gelate tardive.
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