Il ballottaggio per l'elezione al Consiglio degli Stati non ha arriso al Partito ecologista, che ha perso i due seggi che deteneva nei Cantoni di Ginevra e Vaud.
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tvsvizzera.it/mar
Dopo essere usciti con le ossa rotta dalle elezioni federali del 22 ottobre scorso, i Verdi devono dire addio anche ai due seggi che detenevano in Consiglio degli Stati (Camera alta, ogni Cantone ha diritto a due rappresentanti) a Vaud e Ginevra.
A Ginevra il Mouvement Citoyens Genevois (MCG, sorta di Lega ginevrina) ha conquistato il suo primo seggio nella Camera dei Cantoni con Mauro Poggia, che ha distanziato il candidato socialista Carlo Sommaruga (uscente e rieletto) e soprattutto l’ecologista Lisa Mazzone, che perde così il seggio conquistato quattro anni fa.
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Il Partito ecologista svizzero non è riuscito a difendere neppure il seggio detenuto nel Canton Vaud dalla sua esponente Adèle Thorens, che non si ripresentava. Al ballottaggio il gran favorito Pascal Broulis, del Partito liberale radicale (PLR, destra), si è imposto assai nettamente, anche se il candidato dei Verdi Raphaël Mahaim è in parte riuscito a colmare il distacco che aveva nel primo turno.
Nella Camera dei Cantoni Broulis raggiunge il socialista Pierre-Yves Maillard, già eletto il 22 ottobre scorso.
Tutto come prima a Friburgo e in Vallese.
A Friburgo la candidata del Partito socialista Alizée Rey non è riuscita nel tentativo di scalzare le due consigliere agli Stati in carica Isabelle Chassot, del Centro, e Johanna Gapany, del PLR. Ci è però andata vicina, poiché solo 900 voti di differenza l’hanno separata da quest’ultima.
In Vallese, il PLR ha da parte sua fallito l’attacco al predominio del Centro, che dal 1857 detiene senza interruzione i due seggi in Consiglio degli Stati. I due uscenti Beat Rieder e Marianne Maret sono stati chiaramente riconfermati, mentre il consigliere nazionale del PLR Philippe Nantermod è stato nettamente staccato.
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