Troppa plastica? A Zermatt ci fanno le strade
Potrebbe contribuire a risolvere almeno in parte il problema della sovraproduzione di plastica, che sta minacciando seriamente l'ambiente, il progetto pilota condotto ai piedi del Cervino.
Nella rinomata località turistica di Zermatt si sta infatti sperimentando l’idea promossa da una società scozzese – la MacRebur – che consiste nel miscelare, con una piccola percentuale dello 0,3% di materie plastiche, il bitume per la produzione d’asfalto.
I vantaggi sulla carta sono indubbi: secondo gli esperti del Laboratorio federale per la scienza e la tecnologia dei materiali i rischi di inquinamento sono molto bassi e si potrebbero così “riciclare” 16’000 tonnellate di rifiuti plastici, considerato il fabbisogno annuo di 6,5 milioni di tonnellate d’asfalto in Svizzera.
Inoltre, sottolineano gli stessi progettisti, questa particolare miscela rende l’asfalto più flessibile e resistente, soprattutto in presenza di notevoli escursioni termiche (in montagna le temperature possono passare facilmente nell’arco di un anno da meno 20 gradi a più 30).
Sulla bontà dell’esperimento si dovranno comunque esprimere nel prossimo futuro gli scienziati.
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