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Asilo, accelerare le procedure per tutelare i bisognosi

RIchidenti l'asilo a Chiasso.
Rifugiati fermati alla dogana di Chiasso. KEYSTONE

Per tutelare chi ha veramente bisogno di protezione, le domande d'asilo con scarsa possibilità di essere accolte - specie se inoltrate da cittadini provenienti dal Maghreb - vanno ridotte.

È quanto deciso dal consigliere federale Beat Jans in visita al Centro federale d’asilo (CFA) di Chiasso. Per raggiungere tale risultato vanno accelerate le procedure nei CFA (decisione in 24 ore) e applicate azioni più severe nei confronti delle persone che commettono reati.

Meno dell’1%

Le procedure accelerate nei confronti dei richiedenti asilo provenienti dal Maghreb (soprattutto da Algeria, Tunisia e Marocco) si giustificano, secondo il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), col fatto il tasso di concessione dell’asilo nei confronti di queste persone è inferiore all’1%.

Nel 2023, le domande con scarse probabilità di essere accolte sono state quasi un quarto delle oltre 24 mila prime richieste di protezione. Inoltre, secondo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), le strutture d’asilo sono regolarmente utilizzate nei fine settimana come alloggi temporanei soprattutto da cittadini provenienti da questi Paesi.

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Davanti ai media, Beat Jans ha detto di voler porre fine a questa prassi, aggiungendo che solo in questo modo il sistema d’asilo avrà sufficienti capacità per tutelare i richiedenti asilo che davvero hanno bisogno di protezione.

Procedura 24 ore estesa a tutti i CFA

Jans ha annunciato che la procedura di 24 ore, testata con successo nei mesi scorsi nel CFA di Zurigo, verrà introdotta in tutti i centri con funzione procedurale entro fine aprile 2024. Inoltre, i richiedenti provenienti da Paesi con scarse probabilità di ottenere l’asilo dovranno dapprima motivare la loro domanda per scritto.

Domande solo in settimana

Per contrastare ulteriormente l’utilizzo abusivo delle strutture ricettive, le richieste d’asilo potranno essere presentate soltanto durante la settimana. In questo modo si vuole impedire che i postulanti alloggino in un CFA durante il fine settimana e lo lascino prima che, il lunedì, siano rilevate le loro impronte digitali e sia avviata formalmente la procedura.

Solo i richiedenti asilo vulnerabili, come le donne che viaggiano da sole, le famiglie, i minori non accompagnati e le persone anziane o malate, potranno ancora essere accolte anche nel fine settimana.

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