Aumentano, ma un po’ meno, i frontalieri in Svizzera
Il loro numero è cresciuto del 3,1% nel 2014. In Ticino sono ormai il 26,2% degli occupati
Continuano ad aumentare, anche se in modo meno sensibile rispetto ai precedenti 4 anni, i frontalieri in Svizzera. Nel 2014 il loro numero è cresciuto del 3,1% raggiungendo quota 287’100, con una concentrazione particolarmente marcata in Ticino (61’593), dove rappresentano ormai il 26,2% della popolazione attiva sul mercato. I quattro quinti dei lavoratori pendolari stranieri, indica una nota dell’Ufficio federale di statistica, sono occupati in tre grandi regioni, quella del Lemano (34,8%), nella Svizzera nordoccidentale (23,4%) e un quinto (23,5%) nel solo cantone del Ticino.
Interessante l’evoluzione delle professioni più gettonate da questa categoria di addetti. Negli ultimi 5 anni l’incremento maggiore ha riguardato in particolare tre settori professionali: impiegati d’ufficio e di commercio (+72,6%), lavoratori non qualificati (+45,4%) e dirigenti (37,3%). Dati che lasciano presupporre l’effettivo ingresso dei frontalieri in ambiti professionali tradizionalmente appannaggio dei lavoratori elvetici.
Il comunicato integrale dell’USTCollegamento esterno
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.