La Svizzera restituisce 321 milioni alla Nigeria
La Svizzera restituirà alla Nigeria 321 milioni di dollari che l’ex dittatore del paese Sani Abacha aveva ottenuto illegalmente. L’accordo fra le autorità elvetiche e nigeriane è stato firmato lunedì a Washington alla presenza di responsabili della Banca Mondiale, che supervisionerà la restituzione.
I fondi serviranno a “rafforzare la sicurezza sociale delle fasce più povere della popolazione” nigeriana, si legge in un comunicato del governo svizzero.
Dopo la morte del dittatore nigeriano, la Confederazione aveva già bloccato 700 milioni di dollari riconducibili all’ex dittatore depositati nelle banche elvetiche. Denaro riconsegnato tra il 2004 e il 2009 alle autorità nigeriane.
L’accordo firmato lunedì concerne invece il denaro che il clan Abacha aveva in società di comodo in Lussemburgo. Era stato confiscato dalla giustizia ginevrina nell’ambito di un procedimento penale contro il figlio di Sani Abacha, Abba.
Si stima che l’ex dittatore, al potere dal 1993 alla sua morte nel 1998, abbia deviato dalla Banca centrale nigeriana circa 2,2 miliardi di dollari. Un atto che gli Stati Uniti definirono, già nel 1994, di “sfrontata cleptocrazia”.
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