Lo stato dei negoziati tra Svizzera e Ue sulla libera circolazione sarà al centro dell’incontro di domani degli ambasciatori dei Ventotto ma gli auspici non promettono nulla di buono sull’esito della riunione. Come anticipato dalla televisione svizzero tedesca SF, in un documento confidenziale la Commissione sottolinea che nonostante 18 mesi di discussioni vi sono ancora molte questioni su cui non si è registrato un avvicinamento tra le parti.
Non vi è infatti una bozza d’intesa sulle misure di competenza esclusiva elvetica e sulle condizioni che consentirebbero a Berna di attivare un tetto all’immigrazione dai paesi Ue. Ma soprattutto il governo elvetico non intende unire l’accordo sulle questioni istituzionali, che dovrebbe portare al recepimento automatico da parte della Confederazione delle norme europee, con quello sulla libera circolazione.
Il problema più evidente è che Berna ha urgenza di dare attuazione normativa all’iniziativa contro l’immigrazione di massa del 9 febbraio 2014 e in questa prospettiva sarebbe auspicabile una soluzione condivisa con Bruxelles, per non rischiare di far saltare l’intero castello degli accordi stipulati a suo tempo con l’Ue che giovano sicuramente alla Svizzera ma anche ai Ventotto.
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