Burkhalter: ” la votazione sull’immigrazione non è la fine del mondo”
Si è espresso così Didier Burkhalter sulle possibili conseguenze che il voto di domenica potrebbe avere sulle relazioni con l’Unione europea
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Il presidente della Confederazione, Didier Burkhalter, al termine di un incontro con la commissione di politica estera del Nazionale oggi, martedì, durante il quale si è parlato del da farsi in seguito al sì popolare di domenica scorsa all’iniziativa dell’UDC contro l’immigrazione di massa, ha detto che “non è la fine del mondo, anche se la situazione è oggettivamente difficile”.
Questo incontro è stata l’occasione per passare in rassegna le relazioni della Svizzera con l’Unione europea e discutere delle possibili conseguenze del voto sulla base di alcuni scenari futuri. Sono stati inoltre identificati i tre punti principali di azione. In primo luogo – ha dichiarato Burkhalter – si tratta di elaborare una legislazione di applicazione dell’iniziativa. Il secondo aspetto affrontato in commissione riguarda il mantenimento o meno della libera circolazione con l’Ue, anche in vista del voto sull’estensione di questo accordo alla Croazia. Le relazioni tra la Svizzera e l’Ue sono stati il terzo argomento di riflessione. Il presidente della Confederazione – facendo anche riferimento alle reazioni stizzite di molti ministri europei – ha detto che la Svizzera si trova davanti a una grande sfida.
Nel frattempo, ha sottolineato il consigliere federale, sono in corso contatti informali a livello diplomatico per spiegare l’esito della consultazione ai nostri partner europei. “Ciò ci permetterà di definire meglio se esistono margini di manovra per negoziati futuri, e quindi di affinare meglio la nostra strategia”, ha detto Burkhalter.
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