Diritto successorio, più libertà al testatore
Le Camere federali mettono mano alle norme sul testamento vecchie di oltre un secolo.
L’obiettivo è quello di aggiornare le disposizioni alla realtà odierna, consentendo di disporre con maggiore libertà del proprio patrimonio in favore, ad esempio, del partner di fatto o dei figliastri.
Il testo passato giovedì al Consiglio degli Stati – e di cui si occuperà ora la Camera bassa – mira a ridurre le quote minime garantite per legge agli eredi legali e la soppressione di quelle riconosciute ai genitori. Non si profilano invece variazioni nella porzione assicurata al coniuge o al partner registrato.
I senatori hanno bocciato la proposta del governo, che va ben oltre gli stessi fini della riforma, di attribuire un credito d’assistenza destinato al convivente “per non creare conflitti con gli altri eredi” (Thomas Hefti, Plr).
Per tutelare la volontà del defunto l’ex coniuge (o partner registrato) perderà ogni diritto successorio dal giorno dell’avvio della procedura di divorzio, circostanza questa che dovrebbe prevenire strategie dilatorie di parte.
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