Legge Covid-19, a punto pacchetto da 12 miliardi
La revisione della Legge Covid-19 in Svizzera è pronta per l'approvazione finale: il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale hanno accolto giovedì le proposte della conferenza di conciliazione per appianare le divergenze tra le due Camere. Nucleo della revisione è l'estensione degli aiuti a fondo perso ad aziende colpite dalla crisi innescata dalla pandemia.
Per i cosiddetti casi di rigore, il credito è stato portato a 10 miliardi e a beneficiarne saranno le imprese create entro il 1° ottobre e non il 1° marzo 2020, come aveva suggerito il Consiglio federale (governo). Invariata la definizione della casistica: vi rientrano automaticamente esercizi pubblici, commerci e altre attività che hanno dovuto chiudere per almeno 40 giorni, mentre le altre dovranno giustificare un calo del fatturato del 40%.
Tale riduzione scende dal 40 al 30%, rispetto alla media del quadriennio precedente, per i lavoratori indipendenti che intendano chiedere Indennità di perdita di guadagno (IPG).
Le piccole e medie imprese con ricavi inferiori a 5 milioni avranno diritto a un contributo a fondo perso fino a un milione (sostenuto per il 70% da Berna e il resto dai Cantoni). Quelle più grandi fino a 5 milioni a carico della Confederazione (10 milioni se contribuiranno con il 40% dei fondi propri).
Il pacchetto vale all’incirca 12 miliardi di franchi, due in più rispetto a quanto chiesto dal Consiglio federale. La normativa è urgente: entrerà in vigore lunedì, dopo le votazioni finali di venerdì 19 marzo. Il bilancio 2021 della Confederazione passerà verosimilmente a 30 miliardi di deficit.
Locatari ed eventi
Non vi saranno agevolazioni per chi ha locali in affitto. Il Nazionale (camera bassa) avrebbe voluto concedere ai locatari di superfici commerciali più tempo per pagare la pigione e un’invalidazione delle disdette pronunciate durante il lockdown o nei sei mesi successivi. Gli Stati (camera alta) hanno sempre sostenuto che gli aiuti ai casi di rigore servano proprio anche a pagare l’affitto.
Un’altra divergenza riguardava il sostegno a fiere e altri eventi rinviati a causa delle misure di protezione. Ne è uscito un compromesso che prevede l’aiuto sussidiario della Confederazione (che farà a metà coi Cantoni) per le manifestazioni pubbliche di “importanza sovracantonale” che si svolgono dal 1° giugno 2021 al 30 aprile 2022. L’aiuto a eventi regionali e locali sarà invece di esclusiva competenza cantonale.
Club e “pass Covid”
Quanto alle società sportive professionali o semi professionali, Il Consiglio degli Stati ha ceduto al Nazionale, lasciando intatti i criteri sul taglio degli stipendi (chi non riduce la massa salariale riceve solo il 50% della perdita subita per i mancati introiti derivanti dalla vendita di biglietti d’entrata).
Vi sono infine i punti riguardanti il passaporto vaccinale o di immunità. Le Camere si sono accordate affinché il governo definisca le esigenze applicabili al documento, tenendo conto degli ultimi sviluppi a livello europeo.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 18.03.2021)
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