Va proibito il base-jumping in Svizzera?
Ottantadue morti dal 2000 al 2017, tra i cinque e gli otto incidenti letali in media all'anno. Sono le cifre crude delle vittime del base jumping, sport estremo che in Svizzera, paese disseminato di numerose sporgenze naturali lungo la catena alpina, riscuote un grande successo e attira appassionati da tutto il mondo.
Ci si lancia nel vuoto da una cresta, una torre o un ponte e dopo pochi secondi si attiva il paracadute. Sembra tutto semplice ma non di rado qualcosa può andare storto e i danni sono irreparabili. Come possono testimoniare gli abitanti di Lauterbrunnen, nell’Oberland bernese, dove sono già 59 le persone che si sono schiantate negli ultimi due decenni.
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Svizzera, un paese per base jumpers?
Per questo motivo alcuni parlamentari federali, guidati dalla socialista Margret Kiener Nellen, hanno inoltrato un’interpellanza al governo per proibire, o per lo meno regolamentare in senso restrittivo, questa disciplina assai rischiosa.
Ma le organizzazioni dei base-jumper non ci stanno. La Swiss Base Association, ad esempio, sottolinea che occorre semmai informare e istruire bene gli appassionati per rendere sicuro questo sport estremo, attraverso anche la collaborazione delle autorità locali.
Ma il divieto, insistono, non rappresenta una soluzione. In attesa delle valutazioni del Consiglio federale il dibattito è aperto.
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