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Antibiotici, se non li usate restituiteli in farmacia

IN un armadietto dei farmaci all Inselspital di Berna diversi tipi di antibiotici e altri farmaci.
© Keystone / Gaetan Bally

La Confederazione rafforza la sua azione contro le resistenze agli antibiotici. Con una campagna dal 18 al 30 novembre la popolazione è invitata a riportare gli antibiotici non usati alla farmacia più vicina o al proprio medico.

L’impiego eccessivo o inappropriato degli antibiotici può contribuire all’insorgere delle resistenze. Il numero di infezioni provocate da batteri resistenti cresce a livello mondiale e anche in Svizzera, indica oggi in una nota l’Ufficio federale della sanità pubblicaCollegamento esterno.

Tali infezioni possono quindi essere trattate solo difficilmente con antibiotici o talvolta sono addirittura incurabili. Con la compagna di sensibilizzazione denominata “Antibiotici: quando serve, quanto serve!” la Confederazione mette in guardia la popolazione svizzera da un uso esagerato degli antibiotici.

Batteri resistenti nell’acqua

Batteri resistenti agli antibiotici sono stati individuati sporadicamente nei corsi d’acqua svizzeri. Una parte di questi vi è presente per natura, un’altra giunge nei laghi e nei fiumi con le acque di scarico. Con la restituzione in farmacia o allo studio medico più vicino si evita quindi che i medicamenti finiscano nei rifiuti domestici o nelle acque di scarico e inquinino poi l’ambiente.

Ecco lacune indicazioni importanti nel servizio del Tg.

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Oggi gli impianti di depurazione eliminano fino al 99% di questi microorganismi. Il fatto che determinati impianti siano dotati di livelli supplementari di pulizia fa sì che gli antibiotici siano ridotti nettamente, ridimensionando così il rischio di una possibile formazione di resistenze nei corsi d’acqua.

Anche gli animali sono interessati da questo problema. Grazie alla lotta contro gli abusi di medicinali, la quantità di antibiotici venduti nella medicina veterinaria ha potuto essere ridotta di oltre la metà negli ultimi dieci anni, precisa ancora l’UFSP.



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