Cantoni delusi dal pacchetto di risparmi della Confederazione
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Il pacchetto di risparmi per riportare in equilibrio dal 2027 il bilancio della Confederazione, annunciato lo scorso gennaio dal Consiglio federale, non piace per nulla ai Cantoni.
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Criticando in particolar modo la decisione di Berna di non coinvolgerli nei lavori preparatori, i Cantoni hanno definito venerdì le misure di risparmio annunciate a gennaio dalla Confederazione come “estremamente insoddisfacenti”.
Le proposte dell’esecutivo si discostano dagli obiettivi definiti dalla Confederazione e dai Cantoni, scaricano i costi su questi ultimi, mettono a rischio la capacità di innovazione della Svizzera e rimettono in discussione recenti decisioni del popolo, ha dichiarato oggi in un comunicato la Conferenza dei governi cantonali (CdC).
Inoltre, i provvedimenti contengono norme che non lasciano ai Cantoni alcun margine di manovra finanziario. Stando alla nota, vanno pure a toccare il meccanismo di perequazione finanziaria nazionale.
Tutto ciò non andrebbe a vantaggio dei contribuenti, fa notare l’organo. La CdC chiede pertanto al governo di ridiscutere il pacchetto con i Cantoni e di apportare miglioramenti prima di adottare il messaggio da trasmettere al parlamento.
Il Consiglio federale prevede risparmi per 2,7 miliardi di franchi nel 2027 e 3,6 miliardi nel 2028. Questi sono stati ripartiti su 59 misure, di cui oltre la metà richiede modifiche legislative.
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