L'ex informatico della banca svizzera Hsbc, Hervé Falciani, all'origine dello scandalo "Swissleaks", è stato fermato mercoledì a Madrid su richiesta della Confederazione.
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tvsvizzera.it/Zz/ats/afp
Al momento del fermo, secondo quanto comunicato all’agenzia francese afp dalla polizia madrilena, si stava recando all’Università Comillas, dove era in programma una sua conferenza.
Falciani è poi stato messo in libertà provvisoria giovedì, in attesa che i giudici esaminino il mandato d’arresto spiccato dalla Svizzera lo scorso 19 marzo. Non potrà nel frattempo lasciare la Spagna.
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Lo svizzero era stato condannato nel novembre del 2015 in Svizzera a cinque anni di detenzione. Il Tribunale penale federale di Bellinzona lo aveva riconosciuto colpevole di spionaggio economico, violazione del segreto commerciale e violazione del segreto bancario.
Durante il processo, Falciani è rimasto in Francia da dove aveva comunicato di non aver nessuna fiducia nella giustizia svizzera.
L’ex informatico aveva copiato, dal 2006 al 2008, dati bancari della filiale ginevrina di Hsbc e in seguito, dal 2008 al 2014, li aveva resi accessibili a diverse ditte private e agli organismi pubblici di più paesi, fra cui Francia, Regno Unito e Germania.
I dati rubati hanno anche permesso a un consorzio di media di oltre 40 Paesi, in una operazione battezzata “SwissLeaks”, di rivelare che non solo evasori fiscali, ma anche trafficanti di droga e finanziatori del terrorismo islamico figuravano fra i clienti della Hsbc.
Quest’ultima ha accettato di pagare una multa di 300 milioni di euro allo Stato francese per chiudere i procedimenti penali avviati nei suoi confronti.
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