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Cattolici e riformati

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“Di che religione siete”, ci chiedono, “in Svizzera?” Storicamente, il paese è diviso tra cantoni protestanti (come Zurigo e Berna) e cattolici (tra i quali Ticino e cantoni della Svizzera centrale). Ancora oggi, i giorni festivi1 variano seguendo l’una o l’altra tradizione.

Il confronto-scontro tra cattolici e riformati, peraltro, ha scandito la storia del Paese e ne ha formato il carattere. Dalla prima guerra di KappelCollegamento esterno (1529), nota per una zuppa che le opposte fazioni consumarono dallo stesso calderone (e per il pragmatismo e la propensione al compromesso che la zuppa simboleggia) alla guerra del Sonderbund2 (1843-1847), ovvero l’ultimo, vero conflitto prima della nascita dello Stato federale nel 1848.

La Riforma, nel Cinquecento, si impose nelle grandi città e divise un cantone (Appenzello3). Non conquistò le regioni di campagna, ma non si può dire che il pensiero protestante non abbia influenzato anche il cattolicesimo [cfr. Le religioni in Svizzera].

Tra non (più) credenti e “nuove” religioni

In anni recenti, la divisione tra cantoni cattolici e riformati è più sfumata. A Glarona, Basilea Città, Vaud e Neuchâtel -storicamente protestanti- i fedeli cattolici sono attualmente più numerosi [Dati 2015, Ufficio federale di statistica]. Nei cantoni Argovia, Grigioni e Ginevra lo sono diventati tra gli anni Cinquanta e Settanta.

In realtà, in Svizzera, entrambe le religioni storiche hanno perso terreno. Sempre secondo i dati UST, dal 2000 al 2015 i cattolici sono scesi dal 42,3 al 37,3% e i protestanti dal 33,9 al 24,9%. A raddoppiare, sono invece le persone che si dichiarano senza confessione (dall’11,4 al 23,9%). Aumentano anche i musulmani (dal 3,6 al 5,1%) e gli “altri cristiani”.

Popolazione svizzera secondo l’appartenenza religiosa e confessionale
[dati 2015, maggiori di 15 anni di età]

Chiesa cattolico romana37,3%
Chiesa evangelica riformata24,9%
Nessuna confessione23,9%
Altre comunità cristiane5,8%
Comunità musulmane5,1%
Comunità ebraiche0,2%
Altre chiese e comunità1,4%


Per altre informazioni sul rapporto tra Stato e chiese, la convivenza tra religioni, l’Islam in Svizzera, le tradizioni, consulta: Le religioni in Svizzera. Altre fonti: Dizionario storico della SvizzeraCollegamento esterno; Ufficio federale di statisticaCollegamento esterno

1 San Giuseppe, Corpus Domini e SS. Pietro e Paolo -festività soppresse in Italia- nei cantoni cattolici sono talvolta festivi: i negozi sono chiusi, così come gli sportelli pubblici, le banche e la maggior parte delle aziende

2 in realtà, la guerra del Sonderbund (dal nome di un’alleanza segreta tra cantoni cattolici) è soprattutto una contrapposizione tra conservatori e liberali (i primi vogliono l’indipendenza dei cantoni, i secondi mirano a una Confederazione più unitaria) nonché tra campagne e città. Curiosamente, l’esercito di 80’000 uomini dei separatisti cattolici è guidato da un protestante (il generale Johann Ulrich von Salis-Soglio) mentre a capo dell’armata federale di 100’000 uomini c’è un conservatore (il generale Guillaume-Henri Dufour).

3 Con la controriforma, nel 1597, ci fu la scissione tra Appenzello Esterno (protestante) e Appenzello Interno (cattolico)

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