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Certificato Covid per frequentare l’università

L entrata principale del Politecnico di Zurigo.
Il Politecnico di Zurigo ha reso obbligatorio il certificato Covid così come altri atenei elvetici. © Keystone / Walter Bieri

Lunedì in quasi tutte le università della Svizzera iniziano i corsi. La Conferenza dei rettori delle università svizzere (swissuniversities) raccomanda di introdurre in linea di principio un obbligo di certificato Covid per tutte le attività degli atenei.

Il controllo deve essere appropriato e proporzionato, ad esempio attraverso controlli a campione. Ma Swissuniversities indica di aver analizzato la decisione presa dal Consiglio federale, aggiungendo che l’obiettivo delle università rimane quello di offrire agli studenti e al personale le migliori strutture possibili per l’insegnamento e la ricerca. Per questo motivo, il comitato di Swissuniversities raccomanda un obbligo del certificato Covid.

Decidendo mercoledì di estendere il certificato obbligatorio, il Governo ha lasciato ai Cantoni o alle università la libertà di decidere se vogliono introdurlo per i corsi a livello di bachelor e master.

Va ricordato che le mascherine non sono più obbligatorie negli atenei e l’occupazione dei locali è limitata a due terzi. Per le altre manifestazioni organizzate nelle università, come i corsi di formazione continua, continueranno a essere applicate le regole relative ai grandi eventi.

Certificato obbligatorio già introdotto

Gli atenei vodesi e neocastellani introducono il certificato Covid. Sia il Politecnico federale di Losanna (EPFL), sia le università di Losanna che di Neuchâtel (UNINE) hanno deciso di renderlo obbligatorio dalla ripresa dei corsi il prossimo 21 settembre. Con essi anche il Politecnico di Zurigo e l’univeristà di Zurigo.

Tali decisioni sono state prese all’indomani dell’annuncio del Consiglio federale, che ha esteso l’uso del “pass sanitario” lasciando la libertà alle alte scuole di imporlo agli studenti. 

La portavoce del Poli di Losanna Corinne Feuz ha precisato che la disponibilità dei corsi sarà garantita a tutti grazie all’insegnamento a distanza. “Gli studenti che non hanno un certificato Covid non saranno quindi esclusi dall’insegnamento”, ha sottolineato.

Il certificato offrirà “una migliore garanzia sanitaria” agli studenti che assisteranno ai corsi “in presenza”. Consentirà inoltre di utilizzare le infrastrutture a pieno regime. “Per i nostri studenti, ciò permetterà un vero ritorno alla vita universitaria”, ha aggiunto Feuz.

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