Traffico merci alpino, la rotaia è in ritardo
Le aziende attive nel trasporto merci in Svizzera chiedono misure supplementari a favore dei transiti ferroviari nelle Alpi, per mantenere la competitività e proseguire il trasferimentoCollegamento esterno del traffico dalla strada alla rotaia. Le misure proposte a metà novembre dal Consiglio federale (governo) per i rappresentanti del settore non sono sufficienti.
L’apertura della Galleria di base del Monte Ceneri nel dicembre 2020 costituisce un altro tassello del puzzle per un efficiente collegamento nord-sud attraverso la Svizzera, ma il potenziamento del corridoio internazionale è in ritardo di almeno un decennio.
È quanto si legge in un dossierCollegamento esterno diffuso mercoledì da Hupac, Bls Cargo, SBB Cargo International, coargorail.ch, Unione dei trasporti pubblici UTP e Associazione svizzera dei trasportatori stradali (ASTAG).
Gli aumenti di produttività nel trasporto combinato internazionale, stimano gli operatori, sono solo la metà rispetto a quanto previsto inizialmente, e il “pacchetto di misure per rafforzare il trasferimento modale” del governo, che pure riconosce in linea di principio un ritardo nell’attuazione, non è sufficiente.
Dal punto di vista del mercato, per non compromettere i risultati della politica di trasferimento, è necessaria una proroga fino al 2030 delle misure di sostegno al trasporto combinato non accompagnato TCNACollegamento esterno nel trasporto transalpino.
Il settore chiede che il TCNA sia supportato dal 2024 al 2030 con contributi d’esercizio di 55 milioni di franchi l’anno.
Il successo della politica di trasferimento dipende anche da percorsi di accesso efficienti alle gallerie di base. A nord di Basilea vi è una sola linea di accesso (via Karlsruhe-Mannheim-Colonia-Benelux) e occorre creare urgentemente un’alternativa, sottolinea la notaCollegamento esterno.
La linea a sinistra del Reno attraverso la Francia può essere considerata un percorso alternativo efficiente (linea di pianura), ideale per la direttrice ad alto volume Belgio-Italia. Va però adeguata ai parametri dei corridoi di transito attraverso la Svizzera (altezza, lunghezza e peso dei convogli).
Sarebbe interesse della Confederazione, secondo gli operatori, concludere con la Francia un trattato sullo sviluppo delle infrastrutture.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.