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Ciberattacchi in Svizzera in vista della Conferenza sull’Ucraina al Bürgenstock

schermo di un computer
Nel giugno 2023 un gruppo di hacker russi aveva già preso di mira i siti della Confederazione, che si presentavano così. Keystone / Stringer

L'Amministrazione federale delle dogane è stata vittima giovedì di attacchi informatici, legati alla Conferenza di pace sull'Ucraina che si terrà sabato e domenica nel Canton Nidvaldo. Intanto il Bürgenstock è diventato zona rossa.

A confermare che i ciberattacchi sono da collegare alla riunione organizzata il 15 e 16 giugno sul Bürgenstock è stato l’Ufficio federale della cibersicurezza (UFSC).

Secondo l’UFSC, si è trattato di attacchi di sovraccarico, noti pure come DDoS. Al momento non vi è alcuna minaccia acuta. Hanno provocato interruzioni minori a siti web dell’amministrazione e delle organizzazioni coinvolte nella conferenza. Tuttavia, il funzionamento delle unità colpite non è stato compromesso in modo significativo.

A risentire sono stati in particolare i servizi doganali. Stando alla Confederazione, le dichiarazioni doganali sono passate a una procedura di emergenza.

Attacchi previsti

Secondo l’UFSC, questi DDoS (Distributed denial-of-service) rientrano nella prevista recrudescenza in vista della Conferenza di pace sull’Ucraina, ma al momento non vi è alcuna minaccia acuta.

Questo tipo di attacchi consiste nel ripetuto invio di molteplici richieste di accesso al sito bersaglio con lo scopo di mandarlo in “tilt” e renderlo inaccessibile.

Già nel giugno 2023, diversi siti web dell’Amministrazione federale erano stati presi di mira, quando era stato annunciato il discorso in diretta video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, espressosi di fronte al Parlamento elvetico.

Martedì durante la conferenza stampa per fare il punto sull’evento in programma questo fine settimana, la presidente della Confederazione e responsabile del Dipartimento federale della difesa (DDPS) Viola Amherd aveva ammesso una recrudescenza in questo ambito.

Altri sviluppi

Durante il vertice non è dunque escluso che gli hacker tentino di provocare guasti al sistema informatico e interrompere i lavori o causare la perdita di dati, ha precisato il Servizio di attività informative della Confederazione.

Oltre alle misure per contrastare i ciberattacchi, la Svizzera ha messo in atto una serie di dispositivi di sicurezza per fronte a eventuali minacce durante la conferenza che riunirà delegazioni provenienti da una novantina di Paesi.

filo spinato e soldati
L’area attorno al Bürgenstock è stata blindata. Keystone / Urs Flueeler

Circa 4’000 militari

Oltre agli agenti delle polizie cantonali e di quella federale, sono dispiegati 4’000 militari. L’Esercito, ha fatto sapere il DDPS, sostiene le forze dell’ordine in particolare per quanto riguarda la protezione di infrastrutture importanti e critiche, trasporti aerei, ricognizione e interventi in volo, sorveglianza e interventi sulle acque dei laghi, logistica e aiuto alla condotta. L’impiego delle truppe ha luogo secondo il principio della sussidiarietà nell’ambito del servizio d’appoggio.

La restrizione dello spazio aereo, decisa dall’Esecutivo, è effettiva dalle 8:00 di giovedì fino al 17 giugno alle ore 20:00 e si limita alla zona incentrata sul Bürgenstock. La sicurezza in volo viene garantita con dei caccia F/A-18 in servizio di pattugliamento permanente mediante mezzi di difesa terra-aria e radar supplementari nonché con il rafforzamento della sorveglianza dello spazio aereo e con un servizio di polizia aerea operativo 24 ore su 24 in tutta la Svizzera.

elicottero militare
L’uso dello spazio aereo sopra il Bürgenstock è limitato. Keystone / Urs Flueeler

Minacce NBC

La protezione NBC prevede l’adozione di tutte le misure contro le minacce e i pericoli nucleari (atomici e radiologici, N), biologici (B) e chimici (C). In passato la Russia è stata ripetutamente accusata di aver effettuato attacchi di questo tipo, in particolare contro gli oppositori politici, avvalendosi di componenti chimiche, quali ad esempio le neurotossine “Novichok”, sviluppati a scopi militari nell’Unione Sovietica.

Interpellato dall’agenzia di stampa Keystone-ATS, l’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) ha annunciato che il laboratorio di Spiez (Canton Berna) sarà presente sul posto con delle unità mobili specializzate proprio per identificare e prevenire eventuali attacchi con simili agenti nervini.

Durante le conferenze di tipo internazionale, inoltre, viene allestita la rete di monitoraggio automatico dell’intensità di radioattività (NADAM), gestita dalla Centrale d’allarme nazionale (CNA) con 76 stazioni di misurazione distribuite in tutta la Confederazione. In occasione dell’imminente vertice di pace, tale strumento di sicurezza verrà ampliato a livello regionale con ulteriori sonde mobili, collocate presso le stazioni meteorologiche di MeteoSvizzera.

L’intensità di dose delle radiazioni viene trasmessa alla CNA a intervalli di 10 minuti. Qualora venisse superata la soglia di 1000 nanosievert all’ora (nSv/h), vine lanciato immediatamente un allarme. Se necessario, la CNA può richiedere l’intervento di varie apparecchiature di misurazione e la consulenza di specialisti, spiega l’UFPP.

Attacchi ai sistemi di comunicazione

Nella cosiddetta zona rossa che circonda l’area attorno al Bürgenstock – il perimetro rigorosamente controllato e monitorato è ufficialmente entrato in vigore giovedì alle 12:00 – le autorità e le organizzazioni attive nel campo del salvataggio e della sicurezza comunicano mediante la rete radio nazionale Polycom, che permette la radiocomunicazione tra le guardie di confine, la polizia, i pompieri, le organizzazioni sanitarie di salvataggio, la protezione civile e le formazioni ausiliarie dell’esercito.

Si tratta di un sistema radio in grado di funzionare anche in caso di guasto alla rete di telecomunicazione GSM e, secondo l’UFPP, garantisce uno scambio di dati “senza interruzioni”.

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lago e montagna

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Conferenza sull’Ucraina: il Bürgenstock, meta privilegiata (e discreta) della diplomazia 

Questo contenuto è stato pubblicato al Il complesso alberghiero Bürgenstock, che il 15 e 16 giugno ospiterà la conferenza di pace sull’Ucraina, ha una lunga storia di incontri politici di alto livello. La sua collocazione assicura discrezione e sicurezza, la sua storia ha un afflato internazionale. 

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Spionaggio

Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ritiene “probabile” la presenza di alcuni membri dell’intelligence straniera tra le varie delegazioni presenti alla conferenza e si aspetta inoltre tentativi da parte della Russia di diffondere propaganda e disinformazione durante lo svolgimento del vertice, trasmettendo, ad esempio, dichiarazioni false in favore di Mosca oppure tentando di delegittimare le persone che si esprimono contro gli interessi del Cremlino.

Gli ospiti presenti alla conferenza, e in particolare i numerosi capi di Stato e di Governo o i ministri degli esteri, rappresentano “obiettivi interessanti” per i servizi segreti stranieri, spiega il SIC.

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